La scacchiera geopolitica in cui collocare questa tecnologia. E perché interessa agli Stati. Sullo sfondo la rivalità Usa-Cina.
Intelligenza Artificiale
Da Google a Microsoft, dalla Casa Bianca a Pechino testare e “allineare” questi strumenti è insieme una priorità e una sfida
Cosa ci insegna la storia di ELIZA, il primo chatbot che sembrava conversare come un umano. A partire da come il suo creatore divenne un critico feroce della perdita di autonomia dell’umano.
L’AI non è un Paese per pochi
Non è neutrale, non è scontata né definita. Ma poiché influenza la distribuzione del potere deve riguardare tutti.
L’AI Act si avvia in questi giorni verso il voto in plenaria al Parlamento Europeo. Ecco i nodi principali tra contenuti generati da IA, sorveglianza biometrica e controllo delle frontiere.
Dalle democrazie ai regimi autoritari, dalle politiche di sicurezza a quelle sul controllo dei migranti, aumentano le tecnologie che usano il riconoscimento facciale o altre forme di sorveglianza invasiva. Malgrado gli sforzi europei di mettere alcuni paletti.
Con il conflitto, la possibilità di automatizzare ulteriormente le armi e le guerre è diventata più vicina. Protagonisti i droni.
Quando bisogna sapere, e come, se qualcosa è stato creato da strumenti di intelligenza artificiale? E in classe è meglio vietarli o rivedere compiti e metodi di valutazione?
Il nuovo chatbot di OpenAI può fare cose straordinarie, ma anche dire con grande sicurezza enormi scemenze. Noi ci abbiamo fatto un gioco da tavolo.
Nell’ultimo anno gli algoritmi di deep learning visuali e linguistici hanno fatto un salto in avanti sia in termini di capacità che di accessibilità. Ma queste IA sono davvero in grado di rimpiazzare la creatività umana?