L’invasione dell’Ucraina e il suo ecosistema tecnologico hanno creato le condizioni per lo sviluppo di sistemi militari di intelligenza artificiale che stanno cambiando il volto della guerra presente e futura.
Dall’applicazione per denunciare “irregolari” che promette pagamenti in crypto a quella usata dai migranti per segnalare le forze dell’ordine. Come la tecnologia è al centro delle politiche repressive trumpiane.
Sempre più richieste, le bambole sessuali integrate con l’intelligenza artificiale sono anche in grado di interagire con l’utente. Un mercato che arriverà a 5 miliardi di dollari nel 2033 e che anche in Italia, dopo la pandemia, ha vissuto un boom.
Malgrado l’hype sull’AI, la creazione di maggiordomi o tuttofare casalinghi resta un obiettivo difficile. E la forma umanoide non è sempre la migliore.
Chi e come lavorerà nell’era in cui il mito dell’intelligenza artificiale sta prendendo il posto di quello dell’automazione? Ne abbiamo parlato con chi ha studiato l’automazione dal Dopoguerra ad oggi, il professore di Storia contemporanea Jason Resnikoff.
Costretta dalle sanzioni a creare un’industria interna di semiconduttori avanzati, la Repubblica Popolare è sempre più vicina al successo: le conseguenze geopolitiche potrebbero essere enormi.
I dati su cui si alimentano i modelli linguistici corrono il rischio di esaurirsi, e già oggi sono meno disponibili per varie ragioni. Cosa significa per etichettatori di dati, piccole realtà che fanno ricerca, lo stato di salute del Web e gli sviluppi dell’Intelligenza artificiale.